Arengo Lab: per riprenderci le nostre responsabilità verso il Paese

Di fronte alle difficoltà economiche e sociali irrisolte di San Marino, parafrasando una famosa canzone di De André si potrebbe dire: “Anche se noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti.”

Siamo “coinvolti” nella responsabilità del Paese e non esauriamo il nostro compito delegando i rappresentanti del Consiglio Grande e Generale.

Con la “delega in bianco” ci comportiamo come se incaricassimo qualcuno a gestire i nostri affari e aspettassimo la scadenza dell’incarico prima di verificarne l’operato.

La mediazione tra cittadini e istituzioni, esercitata in passato principalmente dai partiti politici e da altre forme di associazionismo, è ormai praticamente estinta. Pertanto noi cittadini siano relegati ad un ruolo passivo e siamo stati allontanati dalla partecipazione attiva della politica. Questo ha portato ad un’erosione della fiducia nelle istituzioni e nella politica e, conseguentemente, ad un circolo vizioso che continua a ridurre la partecipazione attiva dei cittadini alla cosa pubblica ed alla vita sociale.

In un piccolo stato come il nostro la responsabilità individuale ha un peso considerevole. In gioco, oltre al benessere attuale, c’è quello dei nostri figli e, alla fine, anche la stessa indipendenza di San Marino.

Purtroppo la classe politica, per ora, è stata miope e non ha cercato realmente di porre rimedio a questo gap democratico. Anzi, lo ha usato accusando l’avversario politico, come se fosse solo colpa sua, per il proprio consenso elettorale. Così sono cambiate le maggioranze e sono cambiati gli accusatori ma sostanzialmente il comportamento è rimasto quello di voler “comandare” invece che governare cercando le collaborazioni migliori.

I rapporti fra forze politiche sono imprigionati in una dinamica perversa: quando sono all’opposizione lamentano la mancanza del confronto salvo negarlo quando vanno al governo. Lo scontro anche atroce nel dibattito politico è principalmente per acquisire consenso non per sostenere le proprie convinzioni.

Per questo un gruppo di cittadini, avendo come radice l’ Arengo e come prospettiva le attuali teorie evolutive della democrazia, ha deciso di dare vita ad Are’n’go Lab, uno spazio di confronto democratico, apartitico, accessibile a tutti. Per promuovere nuovi sistemi di partecipazione in grado di affiancare gli attuali istituti di democrazia rappresentativa, anche, attraverso norme che adottino la Carta d’Europa sulla condivisione delle responsabilità sociali del Consiglio d’Europa del 22 gennaio 2014.

Responsabilità sociale condivisa

Il 22 gennaio 2014 il Consiglio d’Europa ha approvato la Carta per una Responsabilità sociale condivisa
(Shared Social Responsability). La carta promuove l’accordo(condivisione) tra soggetti di diversa
natura, promuovendo la mutua assunzione di impegni e doveri reciproci, secondo il modello della
sussidiarietà circolare, allargata a tutti gli ambiti delle politiche pubbliche.
La Responsabilità Sociale Condivisa prevede che gli individui e le istituzioni siano responsabili delle loro
azioni o omissioni nei confronti dell’intera popolazione, riguardo al benessere sociale e alla protezione
della dignità umana, dell’ambiente e dei beni comuni, nella lotta contro la povertà e la discriminazione,
e nella ricerca della giustizia e della coesione sociale.
Per approfondire: Carta-Europea-Responsabilita-Sociale-Condivisa

 

Coesione sociale come responsabilità condivisa

Coesione sociale come responsabilità condivisa. Il ruolo dei cittadini e dei governi locali.
Tratto da Scienze e Ricerche di Patrizia Giardiello.
 La responsabilità sociale di territorio

Arengo

L’Arengo è la prima forma di governo della Repubblica di San Marino, nato nell’alto medioevo. Era
assemblea di tutti i capifamiglia, che si riuniva per decidere le questioni importanti riguardanti la vita
pubblica, in pratica gestendo sia il potere legislativo, che esecutivo e giudiziario. Con l’aumentare della
popolazione intorno al XV secolo si inizia a nominare 60 membri a cui delegare parte delle funzioni
originarie, nasce così il Consiglio Grande e Generale.
L’Arengo tornò a riunirsi il 25 marzo 1906 quando attraverso la prima forma di referendum interverrà
contro le prassi oligarchiche che si erano affermate nel tempo, sostenendo una grande ristrutturazione
che ha permesso di ampliare il numero delle persone che potevano votare.
Attualmente si conserva la possibilità di presentare Istanze d’Arengo: richieste di interesse generale che
i cittadini possono presentare ai nuovi capi di stato semestralmente. L’Istanza d’Arengo è uno dei tre
istituti di democrazia diretta previsti nell’ordinamento della Repubblica di San Marino (gli altri sono il
referendum e l’iniziativa legislativa popolare).

Raccomandazione del Comitato dei Ministri

Raccomandazione del Comitato dei Ministri agli Stati membri
CM/Rec(2014)1 del 22.01.2014
Carta d’Europa sulla condivisione delle responsabilità sociali
Il Comitato dei Ministri, ai sensi del 15b dello Statuto del Consiglio d’Europa.

Carta-Europea-Responsabilita-Sociale-Condivisa

Il dilemma della democrazia

“Il dilemma della democrazia: si può avere una diseguaglianza politica con una élite relativamente competente e deliberativa o una eguaglianza politica con una massa relativamente
disinformata e sostanzialmente poco interessata.
Le assemblee cittadine sono la terza via.”
Prof. James S. Fishkin, Stanford Universtiy

Guida alle Assemblee Cittadine